giovedì 19 giugno 2008

Il guardiano del faro


Qui ventum seminabunt et turbinem metent


Mentre il guardiano del faro dorme sonni tranquilli

Scilla e Cariddi lusingano coi gelidi flutti del mare chi ha perso la rotta

perchè questa notte non ha cielo

e la bussola gira a vuoto.

L’unico punto cardinale è la solitudine.

Perchè

stanotte il guardiano del faro dorme sonni tranquilli.

Non ha pensieri che per se stesso.



Il Nulla


Il Nulla

Sono tutto e sono niente al tempo stesso.
Praticamente non esisto.

Sono l’ombra di un’ala di gabbiano
che si staglia in un cielo terso.

Sono l’impronta sulla neve di un lupo affamato
che fiuta insaziabile la sua preda.

Sono la lancetta di un’orologio su di una torre
che scocca la mezzanotte di un giorno inesistente.

Sono lo strascico di un vento fresco di tramontana
che porta con sè una moltidune di profumi,
di terra,
di brina del mattino,
di petali di rose,
di erba tagliata.

Sono una spiga di grano
che col suo color oro addolcisce i tratti di una collina.

Sono tutto e sono niente al tempo stesso.
Praticamente non esisto.